Ogni individuo ha mangiato, bevuto, fatto lavori stressanti, avuto problemi endocrini, ormonali o di vari tipi di malattie infettive..ognuno ha una storia da raccontare e a volte neanche il medico curante la comprende, a partire dalla cartella clinica e da diagnosi sbagliati, o ricette sia rosse che bianche con diciture sbagliate nonostante aver riferito chiaramente le proprie o esenzioni di patologie o prestazioni o quant’ altro…vi è una responsabilità limitata quasi mirata allo stesso paziente che non solo è malato e a volte neanche o parenti( dato che vi sono sempre meno informazioni socio assistenziali e sanitarie) non conosco il sistema sanitario e la burocrazia che lo circonda e si confondono..solo dagli sbagli che lo stesso paziente subisce, quest’ultimo è vittima inconscia ma se consapevole apprenderà di rileggere e di studiare se stesso senza chiedere insomma diventerà MEDICO DI SE STESSO!!! Ma quando comprenderà che molte altre cose legate ai propri farmaci e alla propria storia clinica .. dovrà rendersi conto di chi si trova di fronte se è il medico indaga , ricerca , studia bene le analisi, eccc …e se il medico è un amico o un nemico….l’ autonomia del malato stesso è importante, dovrà rendersi conto che se potrà da solo dovrà ricordarsi che farmaco assumere ( ad esempio per un paziente oncologico il cortisone prima e dopo la terapia) anche se il dubbio la paura prendono i l sopravvento…anche perché la prima domanda che il medico fa’ ad un paziente il giorno che dovrà fare un altro ciclo di chemioterapia è: ha assunto ieri sera e stamattina il cortisone? Se è stato dimenticato il medico ha il compito di mandare a casa il paziente, questo fa’ intendere quanto sia indispensabile la responsabilità per se stessi e la lucidità…anche se puoi venire a mancare….bisogna essere padroni di se stessi e chiedere sempre ad un medico ciò che può succedere e quello che ci è capitato..un rapporto basato sulla fiducia ma anche sull’ intelligenza del malato perché a volte a certi medici bisogna sapere parlare con il giusto tono e la giusta parola…allora penserete ma quante cose deve fare un paziente e sapere pure!!! Di questo ne parlerò al prossimo articolo.